CicloAlpinismo PuntaCialancia (2855 mt)    
   10 Settembre 2010
Grandioso percorso, "due" gite in una
      1400 mt con la mtb + 320 mt a piedi
Il percorso sfrutta una vecchia strada militare mai ultimata. Secondo il progetto elaborato nel 1938 dal Genio Militare di Torino, essa doveva infatti raggiungere, superando il Passo Cialancia, la zona dei 13 laghi dove era prevista l'installazione di una batteria di cannoni all'aperto. In seguito agli elevati costi messi in preventivo, anche per superare il difficile ghiaione detritico nella parte piu' in quota, il completamento del tracciato venne sempre rimandato e poi del tutto abbandonato quando, a seguito dell'andamento della seconda guerra mondiale, l'opera perse di significato. 
 
Partiamo al termine della strada asfaltata ,oltre la borgata Trosseri a quota 1135mt; la strada si sviluppa con lunghi mezzacosta inizialmente in un fitto bosco per poi diradarsi con l’aumentare della quota.
 
Pervenuti al bivio per Alpe Cialancia e Alpe del Lauson , nei pressi del quale si trova l'omonimo lago, si prosegue tenendo la sinistra (oltrepassando la sbarra che limita il trasito dei veicoli) con il fondo che tende gradatamente a peggiorare.
Due impegnativi tornanti ed un altrettanto faticoso traverso ci conducono al colletto posto sul costone che scende dalla Punta Lausarot , oltre il quale si prosegue con un più abbordabile falsopiano. 
   






Un'ultima fatica nell'affrontare due tornanti ravvicinati e poi la strada si interrompe bruscamente con uno slargo, proseguiamo sul sentiero che si stacca di fronte e nei pressi dei piccoli laghetti di Conca Cialancia (2535mt.) posteggiamo le mtb.
Da qui il sentiero verso il Passo Cialancia e poi la cima diventa impegnativo e comunque non sarebbe ciclabile neanche in discesa, proseguiamo quindi a piedi. Raggiunto il colle (2683 mt) ci dirigiamo a sinistra su panoramico sentiero che costeggiando la cresta ci porta al Passo del Rous (fantastico panorama sul Monviso che spunta da un mare di nuvole) ritorniamo per qualche metro sui nostri passi per “arrampicarci” verso la Cima Cialancia  (2855 mt) dalla quale si gode di un fantastico panorama sia sul vallone del rio della Balma che sulla valle dei 13 Laghi.




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Punta Venziea (3095 mt) & Udine (3022 mt)           28 Agosto 2010

Partiti dal Pian del Re verso il Rif. Giacoletti percorrendo il sentiero alto che incrocia il Sentiero del "Postino".
Dal Rifugio ci si dirige verso il Coluour del Porco, ormai interamente attrezzato stile ferrata. Dal colle abbiamo optato per dirigersi prima verso Punta Venezia che si raggiunge percorrendo il facile crestone su massoni e sfasciume per giungere al l'ex bivaco militare, da qui ci si dirige sulla paretina finale i cui ultimi 3-4 mt sono da arrampicare con passaggi, un po' esposti, di II. Scesi al colle abbiamo puntato verso Punta Udine salendo il ripido pendio con qualche breve passaggio su roccette per raggiungere la croce di vetta. Ridiscesi per il Coluour del Porco al Rif. Giacoletti e da qui per il sentiero dei Laghi per poi deviare sul sentiero della Cascata verso il Pian del Re.









Traversata Del Monte Bellino (2942 mt)                         24 luglio 2010

Partiti da Villar abbiamo risalito il favoloso Vallone di Traversiera percorrendo la lunga strada militare (in ottime condizioni) che permette di toccare lo spartiacque della Colletta (2830mt), uno dei più alti colli raggiunti da una strada sulle nostre Alpi occidentali. Breve deviazione al Rifugio Carmagnola per poi percorrere il non banale sentiero che porta verso il monte Bellino.
Gli ultimi 100mt per raggiungere la cima da percorre a piedi sono sicuramente ripagati dalla bellissima vista su tutto l'arco alpino. 
La discesa, per i primi 400 mt, è stata piuttosto impegnativa (anche perché abbiamo sbagliato il sentiero) poi per prati e mulattiera si arriva facilmente a Chiappera da dove inizia l'asfalto che riporta a Villar
L'ambiente in cui si svolge questo itinerario, i quasi 3000 mt di quota che si raggiungono con la bike, la soddisfazione che trasmette la "traversata" lo rendono un percorso veramente grandioso! Ancora una volta la valle Maira ha saputo regalare delle sensazioni indimenticabili.










Dislivello: 1575 mt
Sviluppo:  35 km






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Il Forte Jafferau da Pramand per la Galleria dei Saraceni
- 18 Luglio 2010 -
Itinerario grandioso tutto completamente pedalabile che collega il Forte di Pramand (2087 mt) con il Forte Jafferau (2805 mt) passando per la Galleria dei Saraceni (850m di buio pesto con acqua che scende da tutte le parti e la frontale che fa pochissima luce) ed il Colle Basset (2596 mt).  
Discesi per la carrozzabile (molto rovinata) delle piste da sci e poi sui percorsi del nuovo bike parc (bellissimo ed etreno il sigle track 41) arrivando sulla provinciale a valle di Bardonecchia.

Uscita fatta con Flavio, Massimo ed il supporto tecnico-organizzativo di Emanuela.

La Strada dei Cannoni & Colle di Sampeyre 2284 mt.

Partiti ,ancora una volta, con il “dubbio meteo” ci eravamo proposti di percorrere la militare "Strada dei Cannoni" di Ignazio Bertola con partenza colletta di Rossana, 600m (Busca,CN) fino al Colle di Sampeyre 2280 mt, detta anche "Napoleonica", che si snoda lungo la dorsale che separa le valli Varaita e Maira o ,perlomeno, di farne una parte.
Nonostante la nebbia (nuvole ?!) non ci abbia praticamente mai abbandonato e il dubbio acquazzone fosse incombente… c’è l’abbiamo fatta!
Lunghezza in salita di circa 40 km, inizialmente si alternano tratti di sterrato a pezzi in asfalto poi al colle Ciabra termina l'asfalto e si prosegue su di una carrareccia , con il fondo che in più tratti è molto rovinato causa presenza di pietroni e pietre smosse (in alcuni tratti abbiamo dovuto spingere la bici)
Visto il meteo, abbiamo preferito rientrare utilizzando la strada asfaltata scendendo verso Sampeyre e percorrere la Valle Varaita per un totale di 85 km.




Tour della Assietta in Mtb          2 Luglio 2010
Fantastico percorso che si sviluppa lungo la dorsale che unisce Pian dell’Alpe a Sestriere e separa la Val Chisone dalla Val Susa , quasi sempre sopra i 2000 metri, percorrendo una rotabile di origine militare denominata la Strada dell’Assietta con partenza e arrivo a Depot, frazione di Fenestrelle.


 





Partiamo da Depot (1768 mt), con un caldo torrido, percorriamo i primi ripidi 7 km su asfalto che ci portano all'ex sanatorio di Pracatinat (1630 mt), poco dopo transitiamo su sterrata che attraversando il parco naturale dell’Orsiera, costeggiando alcune fortificazioni, ci porta a raggiungere la strada asfaltata che sale al colle delle Finestre.
 
La percorriamo verso Pian dell’Alpe per raggiungere la “porta” di accesso alla Strada dell’Assietta e iniziamo la costante ma facile salita , salvo qualche strappo, al colle dell’Assietta (2472 mt.). Su comodo sentiero raggiungiamo il punto più elevato del percorso la Testa dell’Assietta (2566 m). Arrivano anche i nuvoloni, con tanto di tuoni, che ci accompagneranno per tutto il resto del percorso.
Proseguiamo su bellissima sterrata, passando prima per la Testa del Mottas (2547mt fortificazione), attraversiamo il Colle Lauson (2497 mt.), il Colle Blegier (2.381 m) per poi risalire l’impegnativa salita che porta al Monte Genevris (2.533 m).
Scendiamo al Colle Costa Piana (2.313 m), passiamo per il Colle Bourget (2.299 m) ed affrontiamo l’ultima salita della giornata per il Colle Basset (2.424 m). Le nuvole, ed i tuoni, sono sempre più insistenti… ci prepariamo per la discesa e giù a capofitto su bella e veloce rotabile, che costeggia gli impianti di risalita, per raggiungere il colle di Sestriere.
Precorrendo la statale che scende verso valle, umida dei temporali che noi in quota abbiamo fortunatamente evitato, rientriamo a Depot per concludere un fantastico ed entusiasmante tour.
Tirando le somme abbiamo percorso 75.75 km, fatto circa 1800 mt. di dsl, pedalato per 5:43:34 ore, evitato la pioggia.
Grandioso! 

12 giugno 2010
Causa meteo incerto ci eravamo indirizzati per un giro nella collina, poi cercando è saltato fuori questo percorso nella Valletta dell’Infernotto da Barge. Le note della relazione dicevano: Percorso ad anello che percorre la parte più soleggiata della Valle Infernotto… fa proprio al caso nostro!. Si parte dal centro di Barge, i primi 4km sono su asfalto, con pendenze a volte impegnative ma non troppo lunghe, che attraversano piccole e carine borgate, poi inizia la carrareccia sempre ottimamente ciclabile con diversi tornanti, piacevoli saliscendi intervallati da brevi ripide rampe. Giunti alla cava ci ritroviamo immersi nella nuvolaglia e dopo qualche km inizia a piovere; ma questo no ci fa desistere dal raggiungere l’apice della salita  nei pressi del colletto Bric Brusella  (1350 mt -16,5 km da Barge).Smette di piovere e il cielo ci regala qualche squarcio di sereno, giusto per farci assaggiare il paesaggio circostante; Per la discesa ripercorriamo per qualke km la strada di salita per poi deviare , su una carrareccia che scende, con fondo ripido e sconnesso, al guado del Rio Rocca Nera. Attraversato il torrente, prendiamo un colorito sentierino, che ci porta la piccolo Rifugio Infernotto. (1100 m )…pausa ristoro…si riparte percorrendo un primo breve tratto bitumato(??!!) e proseguendo poi su pendete sterrato a tratti sconnesso, si raggiunge un bella zona boscosa, e poi su asfalto, si ritorna a Barge.


Quota di Partenza:  370 m
Quota massima:  1350 m
Lunghezza totale:  32 km
Dislivello totale:  1000 m
 
 
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Giro del Mercantour - Cima Ghigliè (2998 mt)
2 giugno 2010

Partiti da Piano della Casa del Re alle 5:50 con cielo terso e la luna ad indicarci la strada.
Sci ai piedi dopo circa 20 minuti; mentre tutti gli sci alpinisti si dirigevano verso il canale del Valllone Balma, noi ci siamo tenuti a  destra per affrontare il ripido pendio (neve dura montati i coltelli) che ci ha portato nel Vallone di Ciriegia che abbiamo risalito fino al tristemente storico Colle della Ciriegia (2551 mt).
Da qui splendido panorama con alle spalle la valle Gesso e di fronte, nel versante francese,sullo sfondo il mare.
Tolte le pelli siamo scesi nel versante francese su neve molto dura e ondulata (ma sciabile) fino a raggiungere un piccolissimo lago a 2200 mt ca. Caricati gli sci sullo zaino abbiamo risalito, in un suggestivo ambiente "marittimo", la dorsale della Cresta della Guardia per ridiscenderla su ripido pendio, in stile "alpinistico", e raggiungere il Vallone Grande di Erps.
Rimontate le pelli, puntando decisamente a N, abbiamo risalito il vallone fino a portaci ai piedi del colle del Mercantur per deviare ad est percorrendo un'agevole balconata che conduce alla Bassa di Basselas 2650 m sovrastata dalla bella Testa della Rovina e puntando infine verso nord siamo giunti all'affollata piramidale Cima Ghiliè 2998 m.
Scesi alle 11:40 nel Vallone Balma di Ghiglié con ottima neve su bellissimi pendii, un po' troppo tracciato solo lo stretto canale che precipita sino al Piano della Casa del Re.










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quota di partenza (m): 1760
quota vetta (m): 2998
dislivello complessivo (m): 1600
difficoltà: BS
località partenza: Piano della Casa del Re (Valdieri)
Bellissimo giro ad anello attorno al Pic d’Asti in  Val Varaita con ottima neve e meteo clemente. Strada del colle dell’Agnello aperta (aggirando qualche sbarramento!!)  fino alla grange del Bersagliere quota 2350. Da qui pochi minuti a piedi poi neve costante per tutto il percorso. Passati a destra della Rocca nera, risalito il Vallone Verde, siamo svallicati sul versante francese dal colle Vecchio dell’Agnello.
Lasciato alla ns. destra il Pan di Zucchero abbiamo risalito il ripido ma ampio pendio che porta alla sella tra il Pan di Zucchero e la Rocca Rossa, da qui in breve siamo arrivati sulla “corniciosa” cima (3193 mt). Splendido panorama sul meta successiva, il Pic Brusalana,  sul Monviso (e Dado di Viso) e sulla Sella d’Asti, cima conclusiva dell’anello.
Spellato siamo scesi su ottima neve (un pò dura) fino alla conca ai piedi della nostra successiva meta passando per il ripido canale  Breche de Ruine (30°) che, complice la neve smollata, abbiamo superato agevolmente.
Dopo aver ripellato abbiamo risalito il vallone in direzione del sella d’Asti, per poi deviare a sinistra per risalire verso la cresta che in breve ci ha portato in cima al Pic Brusalana (3170 mt). Scesi su fantastica neve il piccolo ma ripido pendio del Pic Brusalana abbiamo risalito il pendio che ci ha portato alla sella d’Asti e all’ometto di pietra  di quota 3144. Da qui su ottima neve e bellissimi pendii, sfruttando ultime lingue di neve, siamo arrivati sci ai piedi fino alla macchina.