12 giugno 2010
Causa meteo incerto ci eravamo indirizzati per un giro nella collina, poi cercando è saltato fuori questo percorso nella Valletta dell’Infernotto da Barge. Le note della relazione dicevano: Percorso ad anello che percorre la parte più soleggiata della Valle Infernotto… fa proprio al caso nostro!. Si parte dal centro di Barge, i primi 4km sono su asfalto, con pendenze a volte impegnative ma non troppo lunghe, che attraversano piccole e carine borgate, poi inizia la carrareccia sempre ottimamente ciclabile con diversi tornanti, piacevoli saliscendi intervallati da brevi ripide rampe. Giunti alla cava ci ritroviamo immersi nella nuvolaglia e dopo qualche km inizia a piovere; ma questo no ci fa desistere dal raggiungere l’apice della salita  nei pressi del colletto Bric Brusella  (1350 mt -16,5 km da Barge).Smette di piovere e il cielo ci regala qualche squarcio di sereno, giusto per farci assaggiare il paesaggio circostante; Per la discesa ripercorriamo per qualke km la strada di salita per poi deviare , su una carrareccia che scende, con fondo ripido e sconnesso, al guado del Rio Rocca Nera. Attraversato il torrente, prendiamo un colorito sentierino, che ci porta la piccolo Rifugio Infernotto. (1100 m )…pausa ristoro…si riparte percorrendo un primo breve tratto bitumato(??!!) e proseguendo poi su pendete sterrato a tratti sconnesso, si raggiunge un bella zona boscosa, e poi su asfalto, si ritorna a Barge.


Quota di Partenza:  370 m
Quota massima:  1350 m
Lunghezza totale:  32 km
Dislivello totale:  1000 m
 
 
Visualizza slideshow
Giro del Mercantour - Cima Ghigliè (2998 mt)
2 giugno 2010

Partiti da Piano della Casa del Re alle 5:50 con cielo terso e la luna ad indicarci la strada.
Sci ai piedi dopo circa 20 minuti; mentre tutti gli sci alpinisti si dirigevano verso il canale del Valllone Balma, noi ci siamo tenuti a  destra per affrontare il ripido pendio (neve dura montati i coltelli) che ci ha portato nel Vallone di Ciriegia che abbiamo risalito fino al tristemente storico Colle della Ciriegia (2551 mt).
Da qui splendido panorama con alle spalle la valle Gesso e di fronte, nel versante francese,sullo sfondo il mare.
Tolte le pelli siamo scesi nel versante francese su neve molto dura e ondulata (ma sciabile) fino a raggiungere un piccolissimo lago a 2200 mt ca. Caricati gli sci sullo zaino abbiamo risalito, in un suggestivo ambiente "marittimo", la dorsale della Cresta della Guardia per ridiscenderla su ripido pendio, in stile "alpinistico", e raggiungere il Vallone Grande di Erps.
Rimontate le pelli, puntando decisamente a N, abbiamo risalito il vallone fino a portaci ai piedi del colle del Mercantur per deviare ad est percorrendo un'agevole balconata che conduce alla Bassa di Basselas 2650 m sovrastata dalla bella Testa della Rovina e puntando infine verso nord siamo giunti all'affollata piramidale Cima Ghiliè 2998 m.
Scesi alle 11:40 nel Vallone Balma di Ghiglié con ottima neve su bellissimi pendii, un po' troppo tracciato solo lo stretto canale che precipita sino al Piano della Casa del Re.










Visualizza slideshow





quota di partenza (m): 1760
quota vetta (m): 2998
dislivello complessivo (m): 1600
difficoltà: BS
località partenza: Piano della Casa del Re (Valdieri)
Bellissimo giro ad anello attorno al Pic d’Asti in  Val Varaita con ottima neve e meteo clemente. Strada del colle dell’Agnello aperta (aggirando qualche sbarramento!!)  fino alla grange del Bersagliere quota 2350. Da qui pochi minuti a piedi poi neve costante per tutto il percorso. Passati a destra della Rocca nera, risalito il Vallone Verde, siamo svallicati sul versante francese dal colle Vecchio dell’Agnello.
Lasciato alla ns. destra il Pan di Zucchero abbiamo risalito il ripido ma ampio pendio che porta alla sella tra il Pan di Zucchero e la Rocca Rossa, da qui in breve siamo arrivati sulla “corniciosa” cima (3193 mt). Splendido panorama sul meta successiva, il Pic Brusalana,  sul Monviso (e Dado di Viso) e sulla Sella d’Asti, cima conclusiva dell’anello.
Spellato siamo scesi su ottima neve (un pò dura) fino alla conca ai piedi della nostra successiva meta passando per il ripido canale  Breche de Ruine (30°) che, complice la neve smollata, abbiamo superato agevolmente.
Dopo aver ripellato abbiamo risalito il vallone in direzione del sella d’Asti, per poi deviare a sinistra per risalire verso la cresta che in breve ci ha portato in cima al Pic Brusalana (3170 mt). Scesi su fantastica neve il piccolo ma ripido pendio del Pic Brusalana abbiamo risalito il pendio che ci ha portato alla sella d’Asti e all’ometto di pietra  di quota 3144. Da qui su ottima neve e bellissimi pendii, sfruttando ultime lingue di neve, siamo arrivati sci ai piedi fino alla macchina.