_________ La Pointe de Charbonnel (3752m) _________

27 maggio 2012
Ultima  gita, anzi gitone, con il GSA Cai Uget di Torino. Partiamo da Almese alle 4:00 con celo nuvoloso,  saliamo al col del Moncenisio nella nebbia, al colle qualche sprazzo di sereno ma le strade sono bagnate dalla pioggia della notte. Arriviamo a Vincendières è il meteo non promette niente di buono, la visibilità e scarsa; ma noi non ci facciamo scoraggiare, o meglio, i capi gita, che non hanno nessun dubbio. Alle 5:50 si parte.
In pochi metri raggiungiamo una ripida lingua di neve e, sci a spalle, iniziamo a salire rapidamente  seguendo un percorso a labirinto tra salti di roccia e canalini. Poco dopo calziamo i ramponi ed affrontiamo diretti il canalone, poi qualche traverso e dopo 800mt di salita (2h) calziamo gli sci. Inizialmente la neve è sfondosa, ma subito cambiamo vallone, qui la neve è dura,  montiamo i rampant e proseguiamo seguendo  una traccia esistente, superiamo qualche passaggio un pò complicato ma procediamo bene superando un paio di ripidi pendii. Dopo 1100 mt (3h) circa raggiungiamo il ghiacciaio e la vista si apre sul "pendio" finale (e anche il meteo che pur rimanendo nuvoloso ci concede api sprazzi di sereno), lontana lontana, piccola piccola si intravvede la cima… ma mancano ancora più di 800 mt.
 Brevissima pausa e si riparte; da qui in poi i pendii non sono ripidissimi ed esposti come temevo, ma non vi è mai un momento di riposo, 1900 mt di continua ripida salita (fortunatamente su ottima neve). Superati i 3000mt la quota si sente parecchio, il passo rallenta, si alza il vento; negli ultimi cento metri arriva anche la nebbia, i pensieri vanno già alla discesa senza visibilità sul ripido.  Ma si prosegue cercando di mantenere un passo costante e rimanere concentrati.
Dopo 5 ore e 1950mt di dislivello  siamo in vetta alla  Pointe de Charbonnel (3752m), il panorama purtroppo e quasi nullo, tira un bel venticello e mi si congelano le mani... ma è fatta!!
Ricompattiamo il gruppo e ci prepariamo per la discesa. Siamo fortunatissimi;  il celo si apre e fin dalla cima possiamo goderci una neve fantasmagorica su pendii eccezionali per almeno 800/900metri in un ambiente strepitoso!  (una di quelle discese che ci ricorderemo per molto tempo) poi neve marcetta/sfondosa, ma grazie ad Orfeo che scova i passaggi giusti, arriviamo a meno di 100mt dalle auto con gli sci ai piedi.  Giunti alle auto si scatena un bel temporalino, tanto per ricordarci quanto siamo stati fortunati; con il meteo che ci ha lasciato sempre un buona visibilità e con la neve, mai troppo gelata considerando che eravamo su un ghiacciaio. 
Un grazie immenso ad Orfeo che ha organizzato e condotto questa impegnativa gita con l’aiuto di Enrico.




The End

Monte Bodoira (2747 mt) dal vallone del Preit

 6 maggio 2012
Con le pessime previsioni meteo previste per il week-end, le copiose precipitazioni dei giorni precedenti, lo zero termico a 3000mt, non era facile scegliere un gita per la penultima uscita dei Gruppo Sci Alpinismo del Cai Uget di Torino; e invece i tre capi gita ce l'anno fatta... certo la fortuna aiuta gli audaci, certo il dislivello non era di quelli da potersi abbuffare al tavolino di fine gita con la coscienza tranquilla... ma il risultato è stato comunque ottimo, panorami strepitosi, meteo incerto (ma con ampi sprazzi di sole), molto bella la neve in discesa (un pò tecnica in bassa) , pantagruelico il buffet di fine gita...